mercoledì 26 novembre 2008

Ascoltando Beppe che ogni tanto ha ragione.

Di solito parlo di cacchiate o delle mie avventurine su questo blog.
Oggi vorrei affrontare una questione ambientale e umana.

___PREAMBOLO___
L'ENEL avrebbe dovuto abbassare le bollette.
Ma con l'utile che ha fatto nel 2006 e con i NOSTRI soldi, facendo finta di fare energia solare, ci si è comprata 2 centrali nucleari degli anni '70 in slovacchia, chiuse perché pericolose. Questo per farci energia di notte, che costa 1/3 e rivendercela a noi di giorno al loro prezzo..
Noi paghiamo il nostro pizzo sulle bollette a questa gente che ha preso i nostri soldi per bruciare i propri rifiuti tossico nocivi e farci respirare le polveri sottili.
Vogliono riempirci di INCENERITORI e fare la RICONVERSIONE a CARBONE (dicendoci che non è tossico perché tolgono lo zolfo... =_='') per importarlo dalla Cina, dove già ci sono migliaia di lavoratori nelle miniere che muoiono; fanno inceneritori e riconversioni perché hanno i soldi delle nostre tasse che nessuno ci dice.
Hanno rubato dalle nostre bollette denaro che dovevano investire nelle energie rinnovabili, sole acqua e vento, e che tramite una parola, ASSIMILATE, è finito direttamente nelle loro tasche e in quelle dei petrolieri che vogliono costruire inceneritori...
La più grande raffineria di petrolio (che poi manda i propri soci nelle scuole ad insegnare educazione ambientale...) nelle vesti di un solo uomo, Garrone, viene a dirci che lo schifo che produce è assimilato alle rinnovabili e cerca di spiegarci (proprio a parole sue e non sapendo come dirlo...) che la sua centrale parte dalla pece( che è quello che rimane dopo che hai estratto gasolio e benzina, una delle cose più tossiche esistenti), continuando a ribadire il concetto che la sua società fa energia pulita.. come dire che questa merda che lui distrugge con gli inceneritori e con la sua centrale diventa per magia essenza di lavanda, senza scarti tossici.
Energie assimilate.. "Perché l'alternativa agli inceneritori sarebbe - come dice lui - ammesso che il Ministero dell'Ambiente ci autorizzi, quella di buttare queste tonnellate di rifiuti petroliferi nell'Etna..".

AMMESSO CHE IL MINISTERO DELL'AMBIENTE... ?????????
NELL'ETNA????????????????
Ma stiamo scherzando??

Le 10 maggiori società per fatturato sono petrolifere, bancarie e automobilistiche.. se comandano loro saremo fregati. i nostri figli saranno fregati..
Questa gente ci prende in giro.
Far passare il concetto che dai rifiuti fai energia è una stronzata.
Lo schifo rimane schifo. Non sparisce nulla. Tu inceneri una tonnellata di schifo e ne produci altrettanta in micropolveri.
IL BILANCIO ENERGETICO DI UN INCENERITORE è SEMPRE IN PASSIVO.
L'energia che spendi per incenerire è sempre superiore a quella che ricavi, in più ti ritrovi le polveri sottili.
Nessun CAPITALISTA RISCHIEREBBE I SUOI SOLDI.
INFATTI USANO I NOSTRI...
Tutto questo per arrivare al discorso dell'inquinamento.
NON C'è FILTRO CHE TRATTENGA LE NANOPARTICELLE.
SEMPRE PIù BAMBINI VENGONO CURATI PER SINUSITE DA INQUINAMENTO. E l'unica cosa che sanno dirci è di cambiare località e andarcene al mare o in montagna.
IO NON DEVO ANDARE DA NESSUNA PARTE. SEMMAI SONO LORO CHE DEVONO ANDARE A RIFUGIARSI!!

DI INQUINAMENTO SI MUORE. TUTTI I MEDICI SONO D'ACCORDO.
Ogni anno 8000 persone muoiono in questo modo; e si muore per infarto, angina, aritmia, per emorragia cerebrale.
Le POLVERI FINI sono la causa; NON i PM10 che sono quelle attualmente indagate e si fermano nelle vie respiratorie alte, MA quelle MOLTO PIù PICCOLE, quelle GRANDI COME BATTERI e che RAGGIUNGONO QUALSIASI PARTE del corpo.

CI RIMBECILLISCONO SUL CANCRO AI POLMONI CHE è CAUSATO DAL FUMO.
è vero. Ma perlomeno nuoce a chi fuma e a chi gli sta intorno.
IL CANCRO AI POLMONI CAUSATO DALLE POLVERI FINE NON INDAGATE COLPISCE TUTTI.
TUTTI.
E NON PUOI SCEGLIERE SE RESPIRARLO O MENO PERCHé TANTO C'è GENTE CHE HA GIà SCELTO DI FARTELO ENTRARE IN CIRCOLO PER INGRASSARE IL PROPRIO PORTAFOGLI.

FAR PASSARE QUESTA CREDENZA DEI RIFIUTI è la cosa PIù SCANDALOSA CHE L'INFORMAZIONE ITALIANA E CHI CI STA DIETRO (IMPRENDITORI E CHI PER LORO SI FA I PROPRI INTERESSI A DISCAPITO NOSTRO) POSSA AVER FATTO.

CERCHIAMO DI NON COMPRARE RIFIUTI. CERCHIAMO DI NON PRODURNE. PERCHé POI SUCCEDE CHE LA NOSTRA MERDA, TUTTA INSIEME, POI CE LA RESPIRIAMO e CE LA MANGIAMO SULLE VERDURE DEL NOSTRO ORTO.

E NON è BELLO.

(*prendendo spunto dal discorso di BeppeGrillo sull'ambiente e l'energia. RESET!)

domenica 23 novembre 2008

Ma che freddo fa...

Trascorro la domenica pomeriggio a guardare il cielo mUteVolE d'autunno.. dal mattino alla sera, seguendo le nuvole, mosse dalla magia di un leggero vento che da quaggiù non percepisco; il loro percorso, nell'aria limpida e gelidamente celeste, tenendomi stretta nel golf di mia mamma.
L'odore del caffè riempie la cucina ed il vapore si condensa sul vetro freddo della porta. Mi piace vivere questi momenti che si ripetono quotidianamente. Le sensazioni che questi attimi ripetuti giorno dopo giorno scatenano nel mio stomaco mi fanno vibrare cuore e mente.
Oltre la finestra appannata intravedo il giardino, come fosse immerso in una nebbia che posso spazzare via con un gesto della mano: l'erba tagliata a filo e la palla con cui giocava il cane l'altra mattina sempre nello stesso punto, sotto l'albero. Le foglie quasi gialle, buona parte che riposano sul terreno.
Un sospiro.

L'autunno è la mia stagione.
Ha tutti i colori che amo, ha il clima che preferisco; è variabile e struggentemente romantico. La Terra sembra esprimere i suoi sentimenti: la sua malinconia nel lento arrendersi e lasciarsi cadere delle foglie, la sua tristezza nel cielo plumbeo del crepuscolo ed il suo sfogo finale nelle lacrime della pioggia. Poi diventa frivola e pian piano spensierata mentre le sue nuvole svaniscono e torna il sole, il vento lieve che le sposta, come la canzone che continua a suonarmi in testa fa con l'incertezza e i cattivi pensieri.

Solo in autunno percepisco il tempo che passa e mentre tutto muore e si addormenta io mi risveglio.

La sera arriva che sono le cinque.

I libri e gli appunti rimangono sul tavolo mentre io S C i V O L O lentamente sul pavimento della mia camera.. il tempo corre troppo in fretta e sento di perdere l'occasione per fare ciò che voglio in ogni istante. Così lascio lì quello che devo fare.. per le cose programmate c'è sempre tempo.
L'ispirazione invece è frivola e sfuggente.
Forse proprio perché non vuole essere colta, oppure l'esatto contrario. Quell'ormai comune formicolio alle dita forse è un suo sussurro, un incitamento a smuovermi.

Scivolo sul pavimento e mi chiudo nella penombra della mia stanza: una coperta per terra per non sentire il gelo delle mattonelle. Scarabocchio i miei pensieri, che altrimenti, lo so, andranno perduti.
Non conosco la poesia.
Non conosco l'arte.
Non conosco le regole per creare qualcosa di veramente bello..
non perché mi importi che il risultato finale lo sia; semplicemente perché la bellezza è un magnete per l'attenzione, è capace di coinvolgere.. credo che sia più facile comunicare attraverso essa.
Non so trasmettere, non so commuovere con frasi che rivelano con straordinaria soggettività le verità del cuore.
Non so cogliere con uno scatto un dettaglio significante del mondo.
L'emozione pura.
Eppure tento sempre di esprimermi.
Evolvendomi pacatamente.
Frustrandomi anche..
perché non raggiungo mai quella bellezza significativa, genuina e sostanziale.
Né quella che mi appartiene totalmente e che mi è necessaria per essere capita.
Ho sempre sentito il viscerale bisogno di essere compresa fino in fondo. Il fatto di non riuscire a trasmettere mi crea insoddisfazione ed un tremendo senso di solitudine. Per me, che mi sforzo di vedere il mondo tramite gli occhi di chi mi vive intorno, sapere che chi mi è vicino non tenta di fare altrettanto, non riesce a parlare la mia stessa lingua e a capire i miei pensieri, mi fa sentire come l'autunno: sempre in decadenza e sereno variabile da un momento all'altro. Ma l'autunno manifesta la sua variabilità; io invece ce l'ho dentro in un perpetuo moto circolare uniforme. Rimango nel mio limbo a dondolarmi, fissandomi da una decina di metri di distanza e vedendomi immersa in una scenografia di cartone acquerellato che lentamente viene ridotto in una poltiglia grigia dalla pioggia o si incendia di colpo, diventando un gomitolo di carta annerita e deformata dal fuoco.
Anche se in vero sono io stessa a rendere inaccessibile il mio limbo. Sono io ad essere prevenuta nei confronti degli 'estranei'.. Ho perennemente in corpo la sensazione che nessuno potrà mai comprendere come mi sento.
Da dieci anni a questa parte.
Incompleta.
Insoddisfatta.
Insicura.
Incompetente.
Immeritevole.
TERRORIZZATA.
Imparo molto da chi mi circonda. Sono una brava osservatrice, avida di stimoli e idee.
In genere poi rimango sempre delusa, in un modo o nell'altro, e quello che cerco di fare è di mettere ordine nel mio stomaco, alle mie emozioni, ai miei pensieri.
E 'mettendomi a posto' cerco di sopperire alla mancanza di un animo in grado di camminare sul mio stesso sentiero e di sentire gli stessi odori che percepisco io, diventando io stessa il mio punto fermo.
Interpreto il ruolo di me stessa che mi comprende a fondo in un girotondo infinito e stancante.
Solo perché mi serve un punto nel quale tornare quando mi perdo, una carta che mi dica torna al VIA saltando la prigione.



Forse solo chi sa leggere nell'autunno saprà capire anche me.
Nella mia semplicità totalmente scontata e banale.

venerdì 21 novembre 2008

Uhh ma guardaaa! una nuvola un po' verde!!


appunti su un punto che era virgola ma che è diventato chiodo. Fisso il punto e vado a capo.
Punto.
eccola.. è tornata.
la bulimia creativa.
come si dice: mi sto "creando sotto".

Finito lo studio coatto di quei parassiti maledetti [esame andato benissimo :D] ora mi ritrovo sola con la mia insoddisfazione. Perenne stato d'animo e voglia di cambiare che non so concretizzare.

Voglio fare qualcosa non con la pretesa di cambiare il mondo, ma per cambiare il MIO mondo e arricchirlo.


(notare che tutto questo mentre la mia
CoinquiLove sta esprimendo la sua creatività in cucina, mischiando minestrina appena umida con zucchine e olio a crudo. Dice che il piatto si chiama "farfalle verdi diversamente abili" ed è nato da una semplice domanda: COSA MANGIO? che per risposta aveva: VERDURE E CARBOIDRATI....)

e comunque..

non sono poi così brava. so fare tutto e nulla. rientro nel gruppo dei mediocri. non eccello in niente.

suono un pò di tutto e benino, faccio foto e sì, a volte sono anche belline, ma non c'è mai la "svolta".

e non voglio di certo farla.
ma sapete che c'è? mi cimento. e questo credo sia già una gran cosa
.
quindi oggi acrilici e carboncini su tela. e vediamo che ne esce fuori.

ho voglia di pasticciare per benino una superficie bianca, a mani nude. creare colori come per magia, vederli mischiarsi e segnare con linee di tutti i tipi il foglio delle mie potenzialità.
voglio sporcarmi le mani e la faccia e creare un filtro che annulli tutti i filtri preesistenti. dei miei occhi, della mia mente.
con la consapevolezza che uscirà una gran cagata. o meglio, una cagata mediocre..
in tal caso tenterò almeno di non usare il marrone.

mercoledì 19 novembre 2008

non è vero ma ci credo

Sveglia è caffè
barba (ma anche no!) e bidet..

quando mi sveglio presto (e cioè quasi mai..) mi viene in mente sempre questa canzone fantozziana.
quando mi sveglio presto (e cioè quasi mai..) e perché in genere devo andare a fare un esame (appunto... =_=°).
questo è successo stamattina. devo andare in facoltà a farmi bocciare.
scusate l'entusiasmo.
yuppie.

comunque considerando - sempre per la teoria dell'ultimo giorno in cui ti giochi il tutto per tutto e fai le full immersion di studio e gli after hours durante i quali ti spari shortini di caffè e sustentium memo - che sono andata a dormire stanotte alle tre - che poi sia stata mezzora col cellulare davanti aspettando il sonno è un altro bel paio di maniche - e che mi sono imposta un risveglio coatto per le sei - con quattro sveglie che suonavano per garantirmi di partecipare all'alzabandiera - mi considero fisicamente attiva. da non confondere con SVEGLIA.
ok. concentrato/surrogato/redbull di origine farmacologica da sciogliere in acqua. deglutizione. tempo necessario per ottenere gli effetti miracolosi desiderati (ossia incremento ponderale delle prestazioni mentali nonché in primis della memoria - stile IA e RAINMAN).
tempo di attesa: infinito.
e per infinito intendo un lasso di tempo troppo prolungato dall'ingestione alla miglioria.
non ci siamo.
non ci siamo proprio.
qui ci vuole la vecchia scuola: acqua gelata e pura aria fresca mattutina.
terapia d'urto e come unico risultato il congelamento cerebrale e fisico. più qualche gelone alle dita.
caffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffè
caffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffècaffè...
bene. eccolo che esce. ci siamo. ultima speranza per un risveglio garantito.
verso la bevanda_miracolosa2 nel bicchierino.
gesto incontrollato e maldestro di un corpo che accusa ancora il sonno.
pluf!
bicchiere rovesciato e caffè sparso ovunque: pavimento, sedia, cuscino..
e mentre mi accingo ad assorbire con una spugna il bendidddio perso, penso:
ommiodddio. non sarà mica peccato sprecare il caffè? porta sfiga come il sale? e ora che faccio? lo asciugo o devo farci pipì sopra come con i pezzi di uno specchio infranto?
oddiooddiooddio.
paranoie pre-esame.
addio.

domenica 16 novembre 2008

La Anna Partenopea.

Eh no.. non ci siamo proprio. Nonostante stia scrivendo il seguito delle mie avventurine amorose, mi prendo un break perché questa cosa non posso proprio tacerla.

Dopo il “Gigi ti amo!” al Festival (com’è premurosa questa donnina nei confronti della ex moglie cornuta del nostro cantautore preferito.. =_=)..

Dopo la canzone sul suo parrucchiere gay che ha risvegliato l’ira di tutto il mondo filo-omosessuale [e questo meriterebbe un post a sé ma mi limito ad aprire una lunga parentesi citando:

Fa di tutto per assomigliarmi tanto, vuole amare come me (a parte che ti sopravvaluti alla grande.. ma guarda tu 'sta presuntuosa!)

Il mio amico avvolto dentro l’amarezza mi fa tanta tenerezza (e complimenti! sarà contento il tuo amico..)
Dorme spesso accanto a me dentro al mio letto e si lascia accarezzare come un gatto (… che fai? gli tiri la coda??)
Lui non sa che pure tu sei uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio (aspettiamo con ansia la conferma anche per i neri e gli ebrei a sto punto.. =_=°)]..


.. Nonché dopo la canzone che ci spiega cosa significa “essere una donna” (un grazie sentito dal mondo femminile per il suo esempio di emancipazione..), la nostra cara 21enne Anna (ma si può?? 21??? Ma l’avete vista?) aggiorna il suo curriculum di lezioni di vita (alias pacchi_di_m***a e scusate davvero il francesismo) con un nuovo brano scritto dal suo concubino (e come poteva essere altrimenti? RISPARMIATECIIII...) dal titolo improbabile, PROFUMO DI MAMMA.

Essì no? Come se qualcuno per strada ti ferma, ti annusa ed eslama: SEI INCINTA?

Come volevasi dimostrare, la nuova canzone (sulla scia di LO SO CHE FINIRA’ di qualche tempo fa..) ha scatenato la curiosità del mondo televisivo, in particolare della Toffanin al 'Verissimo' di oggi pomeriggio.. e poi non si dica che è la stampa che si inventa certi gossip…

Ma analizziamo il testo più a fondo (e tralasciamo la musica.. perché, perché.. e me lo chiedete pure?!?!?)

Sento qualcosa alla pancia, è più tonda la guancia.. che cosa sarà (la so, la so!! Un pugno allo stomaco e uno in faccia? Ho idovinato? Eh? Eh?)
Oggi mi gira la testa, lo stomaco è in festa.. chissà che sarà (ha cucinato Gigi? la sbornia di ieri sera? No eh?)
Ora mi faccio un tè caldo, più tardi poi scendo e vengo da te (l’avrà mica esiliata nella soffitta? Uhmm.. comprensibile…)
Dopo preparo la cena con quello che c’è (pezzente.. e come lo nutri sto figlio in grembo? Con l’amore o con la vergogna? Muovi il culo e vai a fare la spesaaa!)
Forse ho capito qualcosa, sarà una sorpresa stasera per te (CHECCCCULOOO!! Immagino che felicità.. tanti piccoli ibridi con le sopracciglia rasate e l’accento napoletano…)
Qui c’è qualcuno che bussa, ma non alla porta, è dentro di me (toc toc! - chi è?- la diarrea!)
Sento la mia adrenalina salire salire ancora più su (sei incinta e ancora continui a tirare di coca?? Dovresti smettere con la gravidanza!)
Mentre un profumo di mamma si ferma quaggiù (questa non si può proprio sentire.. EAU DE CICOGNE.. LAVARSI NO EH?)

(preparatevi che arriva il pezzo forte..)
RIT: Già sento battere il suo cuore arriva il frutto dell’amore (e l’unico frutto dell’amor.. è la banaaaanaaa!)
è un principino da cullare e poi la notte coccolare (seee.. ti voglio proprio vedere se non chiami la balia! Una Tata per la Tatangelo sarà l'annuncio..)
Sarà bello come il sole, spero che somigli a me, lo sai che sono bella più di te (e su questo, non ci piove. Oddio.. riflettendoci.. se la battono alla grande! Ehhhhh lo so.. mi sta sugli attributi che non ho. Che ce devo fa'? E poi.. sempre sapendo che il testo l’ha scritto Gigi.. come lo interpretiamo quindi? Azz.. la cosa si fa complicata..)
Faccio uno squillo alla mamma le dico che nonna al più presto sarà (Chiama anche il Vescovo di Sora già che ci sei! Vediamo che ti dice..!)
Sto già pensando al suo nome, ma quello del nonno non credo che avrà (puuuuureeeee.. disonore della famigliaaa!)
Anche se poi non è biondo, il bambino più bello del mondo sarà (continua con le discriminazioni questaaaaa!!! A sto punto l’importante è che non nasca cinese no?!)
Quando comincerà a dire mamma e papà (insieme a “MAROOOONNN’!!” e “FUNICULI’ FUNICULA’!”…)

RIT: Già sento battere il suo cuore arriva il frutto dellamore
e il suo pianto naturale sarà musica speciale (e ci scriverete un’altra canzone?? come si fa a fermare sti due???)
La catena per legare questo amore sempre più (vuoi surclassare la exmoglie ed assicurarti una fetta del patrimonio di Gigi.. sagaaaaceeee!)
Se vuoi adesso puoi sentire.. battere il suo cuore.. il nostro frutto dell’amore è un principino da cullare e poi la notte coccolare.. quella stella da seguire nel cammino insieme a me, il gioco da dividere con te.. (povero sto piccino…. )
Per ore ed ore nell’amore e nel dolore (rideremo quando sarà un drogato e se la farà con i malavitosi…) nella vita che più vita ora c’è.

RIT: Già sento battere il suo cuore arriva il frutto dell'amore
è un principino da cullare e poi la notte coccolare
sarà bello come il sole, spero che somigli a me, lo sai che sono bella più di te.

E TUTTO STO GRAN CASINO MEDIATICO PER UN RITARDO DEL CICLO???
Inizio ad apprezzare Un Posto Al Sole..

E così concludo.. ovviamente e volutamente tralasciando eventuali commenti sulle rime…

mercoledì 5 novembre 2008

DX, SX, AVANTI

Quando eravamo ragazzini, io-mio cugino-mia cugina, con i nostri nonni avevamo una abitudine: andare in giro la domenica.

Arrivavano i miei zii, lasciavano i figli e dopo il pranzo si saliva tutti e cinque in macchina: ricordo una renault davvero brutta, color senape.

I nonni sedevano davanti, noi - naturalmente - dietro.

Io prendevo il posto a sinistra, dietro a mio nonno che guidava; mia cugina (la più piccola dei tre) in mezzo; mio cugino, il più grande di tutti, a destra - dietro a nonna.

Noi non eravamo mai particolarmente entusiasti di queste "gite", perché non si sapeva mai dove saremmo andati a finire e perché l'idea di passare due ore in macchina non ci allettava poi così tanto.

Insomma, quando la domenica i nonni ci portavano in giro, si adottava questa regola: arrivati ad un bivio, a turno avremmo scelto la strada.

Avanti, destra, sinistra: ci alternavamo a dare indicazioni a mio nonno che guidava.

Una volta arrivati in un posto che ci piaceva, fermavamo la macchina e andavamo a fare una passeggiata o a prendere un gelato.

Ora, io non ricordo un granché, però chissà perché si arrivava in posti dove mio nonno aveva perfettamente idea di dove fossimo, oppure era in qualche modo “socializzato” al luogo.

Secondo me barava quando era il suo turno di scegliere quale strada percorrere.

Ho sempre avuto questo dubbio, però c'è da dire che – quando io o i miei cugini eravamo indecisi se andare avanti, o a destra, o a sinistra – lui ci aiutava a prendere una scelta e ci risolveva il problema.

Così come, finita la gita, senza che noi sapessimo come, ci riaccompagnava a casa in silenzio, senza scossoni e senza bisogno del nostro aiuto, tanto che mia cugina – sempre la più piccola dei tre – si rilassava e appoggiava la testa sulla mia spalla sinistra e si addormentava, colando saliva dall'angolo della bocca.

Io però non la svegliava, ché ho avuto sempre un forte senso di protezione nei suoi confronti.

Oggi, a venticinque anni, non ho più nessuno che risolva i miei problemi, che prenda decisioni per conto mio, che mi tolga le castagne dal fuoco.

Comincio a sentire il peso della maturità: non mi dispiace affatto, ma devo ammettere che quando devo affrontare le cose che mi riguardano non riesco ad avere la stessa lucidità, forse perché razionalizzo troppo sentimenti ed emozioni, che mal si prestano ad un approccio analitico...

Per questo ogni tanto mi piacerebbe non avere responsabilità e non pensare “al dopo” di una mia decisione. Vorrei poter sospendere il giudizio e la lungimiranza, lasciarmi cullare dalla macchina che torna a casa dopo una domenica passata a dire “avanti”, “destra” o “sinistra” a mio nonno, e guardare mia cugina che dorme a bocca aperta, con la saliva che inumidisce la mia maglietta di ragazzina incosciente e felice.

sabato 1 novembre 2008

Un momento.. e un formicaio di pensieri invade la mia mente.

C'è qualcuno che ti ha capito subito, dopo neanche i primi 5 minuti che ti ha conosciuto..c'è qualcuno che pensa di conoscermi, ma in realtà mi conosce solo in parte e c'è qualcuno che non ha capito proprio niente, ma gli si lascia credere di aver capito tutto.. c'è poi chi vorresti che ti conoscesse veramente, ma abbattere subito il muro proprio non ce la fai.. e così dopo un passo avanti ne fai 100 indietro... e poi... poi... forse è meglio resettare.. so già come va a finire..

E poi dicono che le corrispondenze non esistono, è solo casualità....ma secondo me alcune cose, alcuni luoghi e alcune persone continuano a far parte della tua vita anche indirettamente.. ci sono città che diventano importanti, non perchè ci hai vissuto nè perchè ci sei nata ma perchè costantemente ritornano a far parte della tua vita, perchè una persona a te cara abita ora lì.. ci sono anche persone che costantemente entrano ed escono e rientrano nel cerchio della tua vita e sai che ne faranno sempre parte, che ogni tanto le incontrerai e che non smetterai mai totalmente di perderle di vista... io le chiamerei piacevoli coincidenze..

e poi succedono delle cose così... all'improvviso... che ti fanno ridere.. ridere tanto.. e ti lasciano il sorriso sul viso a ripensarci... meno male che ogni tanto accadono..

Stiamo secondi, minuti, ore a pensare a quello che vorremo fare, dire, avere e poi ogni volta a metà strada il percorso cambia, prende sempre un'altra piega.. e allora vale la pena pensarci? Se perdi il treno che dovevi prendere, come si fa ad essere sicuri che quello che passerà dopo ti porterà esattamente dove vuoi? C'è chi dice che tanto il destino di ognuno di noi è già segnato, chi invece dice che siamo noi a decidere di noi stessi e del nostro futuro.. e dirsi che forse doveva andare così, giusto per consolarsi un pò, non è che risolva molto perchè ogni tanto ti ritorna in mente quel "e se..." tornare indietro non si può..e allora non rimane che cercare di guardare avanti con la testa alta e pensare che qualcosa di buono prima o poi arriverà.