domenica 26 luglio 2009

paura

Mercurio e il suo solstizio d'inverno..

quando sorge il Sole su Mercurio?

Mercurio è troppo lento?
Il Sole si è stancato?

PAURA.

mercoledì 22 luglio 2009

come_una_fata


come_le_fate.
riesco a vivere un'emozione alla volta.
mi riempie così tanto che non c'è spazio per nient'altro.

come_le_fate.
sono distratta.
la mia mente riesce ad affrontare un solo problema per volta. e si isola.
isola le orecchie, gli occhi e i ricordi.

come_le_fate.
sono egoista.
e dimentico che il mondo di Ma|Be non è fatto solo di Ma|Be e delle sue quisquilie.

come_le_fate.
vivo la vita in comode rate.
affrontando lentamente e con pigrizia una cosa alla volta.
e quando mi ricordo, magari qualcuno non c'è più. stanco di avermi aspettato all'incrocio delle nostre strade, ha continuato la sua da solo.
o ne ha intrapresa una nuova.
ed io arrivo fresca ed entusiasta, con tutte le energie di cui dispongo, una mattina, all'incrocio delle nostre vite. e trovo solo nebbia, un'umida foschia.
e infreddolita, con i brividi, me ne rimango lì.
a quell'incrocio.
in contemplazione della coincidenza che potevo riscoprire come corrispondenza e che invece è diventata solitudine.
butto una monetina e scelgo che direzione prendere?
o inseguo?
quel puntino di vita incrociata si allontana velocemente e scompare.
e allora che succede...?

io e il mio abbandono, ancora una volta, per l'ennesima volta..

io e la solitudine. ancora una volta.

io e il MURO.

che l'abbandono, lo so, lo faccio io a me stessa.
sono io che mi abbandono. che abbandono Ma|Be.
che non CURO Ma|Be.
Sono io che rimango nell'incoerenza della compagnia della solitudine.
Sono sempre io che metto i rinforzi al mio muro.

[che quando mi impegno rimango delusa
e quando non mi impegno, deludo.]

volere è potere.
chi l'ha detto che volere è potere?
io non ce la faccio. anche quando voglio, anche quando dovrei. non riesco a buttare giù il muro. così.
mi è costato fatica tirarlo su.
rinforzarlo.. mi è costato sudore, calli alle mani e qualche mattone sui piedi.
non ho un ordigno da fare esplodere.
funziona così. un pezzo alla volta.
[un pezzo alla volta]
e al diavolo VOLERE è POTERE.
io voglio, ma non posso.
Una forza inversa agisce su di me. e mi fa retrocedere.

ecco la mia premessa. il mio avvertimento a chi mi si avvicina.
IO. SENZA PRETESE.
ci amiamo? non tu ami me e io amo te. solo CI AMIAMO...?
senza pretese.
io per guadagnare tempo con la mia opera di smantellamento.
tu per non spaventarti di quello che ti sto dicendo.
perché CI AMIAMO è uguale, è allo stesso modo e nella stessa quantità.
è un salvaguardare l'amore di entrambi, condividendolo e accomunandolo.

CI AMIAMO. è leggero. ma è.
AMORE.
SENZA PRETESE. è leggero. ma è.
DARE.

dirlo. dircelo. è fondamentale.
può diventare.
esiste e può evolversi.
e se non evolve, c'è, rimane.
[senza pretese.]

non puoi pretendere troppo dalle fate.
cambiano veste con le stagioni.
e in inverno stendono aghi di ghiaccio sulla tua pelle.
e in primavera ti lasciano rifiorire.
e in estate ti dissetano con gocce di rugiada.
e in autunno ti colorano e ti fanno danzare.

come_le_fate.
io.

ma non ho le ali.
ma non ho polvere di stelle addosso.

PeterPan dove sei?
mi serve qualcuno che creda nelle fate.
e che batta forte forte le mani.
perché non ci credo nemmeno io.
una come_una_fata che non crede nelle fate.

e sto scomparendo.

iocredonellefate,logiuro,logiuro!
iocredonellefate...
iocredo...
io...
...

lunedì 20 luglio 2009

da chi le foto te le scatta.. con i capelli al vento perché sei bella. a chi le foto se le fa scattare. alla fine.

Muovi le tue mani su di me
Il silenzio sembra indispensabile
Per controllare le parole
E dimostrare di sentirsi debole
Tu da me non hai che l'assenza
Quello che ti resta è la distanza
Tu da me non avrai che l'assenza
Muoviti rapidamente

Legami
Poi controlla l'istabilità
di ogni nostro punto di contatto e spiegami
cosa vuoi da me, come devo cambiare per non farti star male
Tu da me non hai che l'assenza
Quello che ti resta è la distanza
Tu da me non avrai che l'assenza
Quello che ti resta è la distanza
La distanza

Muovi le tue mani su di me
Il silenzio sembra indispensabile
E poi finire le parole dentro ai gesti stanchi
e poi tornare ad imparare a rimanere soli
Siamo lontani
Lontani
Così quello che ti resta è la distanza
Tu da me non avrai che l'assenza
Quello che ti resta è la distanza
La distanza
E poi finire le parole
Come finire le parole

venerdì 17 luglio 2009

nuotando nell'aria









Pelle: è la tua proprio quella che mi manca in certi momenti, e in questo momento è la tua pelle ciò che sento..
nuotando nell'aria...
odori dell'amore nella mente dolente, tremante, ardente.
Il cuore domanda: cos'è che manca?
perché si sente male, molto male, amando, amando.. amandoti ancora.
Nel letto aspetto ogni giorno un pezzo di te, un grammo di gioia del tuo sorriso.
e non mi basta nuotare nell'aria per immaginarti... se tu sapessi che pena.
Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro, l'aria è più nebbia che altro.
E' certo un brivido averti qui con me in volo libero sugli anni andati ormai.
E non è facile, dovresti credermi, sentirti qui con me, perché tu non ci sei.
Mi piacerebbe, sai, sentirti piangere, anche una lacrima per pochi attimi; mi piacerebbe, sai, sentirti piangere anche una lacrima per pochi attimi.....

martedì 7 luglio 2009

Perché?

"Ma il Sole... non può avere ghiaccio.."
"Perché no?"
"Perché il ghiaccio ad alte temperature sublima."
"Per quello che possiamo saperne il Sole può essere fatto di ghiaccio. e scottare. Come quando ti bruci e la prima cosa che provi è la sensazione del freddo."
"le ustioni da freddo..."

"io non voglio sapere le tue cose. non mi interessa che me le racconti.
voglio sapere come ti hanno cambiato."
[prende la mano e poggia le mie dita sulla sua pancia.]
"La senti?"
"mh mh..."
"è lì. Ce l'hai."
"......"
"Le cicatrici non fanno male.
è il ricordo.
Ma se non ci pensi.. rimangono lì.
Crescono con te, cambiano forma, si allargano, e tu non te ne accorgi...
e ti dimentichi di come eri quando non ce l'avevi.
Ti abitui alla loro presenza e diventano parte di te.
e fanno male solo quando ti ricordi di loro,
di come te le sei fatte."
"......"
"...."
"Quante cicatrici hai?"
"..."
[abbraccio]
"Qualcuna.."
"[qualcuna...]"
"Tu quante ne hai?"
"........ Non lo so..
ma a me spesso prudono.
E a volte fanno male."



"Mi ami?"
".. mh mh.. tanto."
"Perché?"
"... accade.
[è la natura di Mercurio.
Tu mi scaldi, io ti giro fastidiosamente intorno.]"