venerdì 28 maggio 2010

T.R.O.N.P. #7: familiarità.

in due giorni si prepara la valigia e, nonostante tutta l'ansia della partenza e il tempo che pare non trascorrere mai, si ritrova in una stazione della Metro di una città che, già dai primi passi, non le è estranea.
come funziona che in ogni posto in cui va non si sente straniera mai? 
saranno le cose che porta con sé, le persone che porta con sé, le persone che trova?
ma a lei sembra che ogni luogo sia una possibile casa.
è così che a Parigi ci ha lasciato un pezzo di cuore.
Sulla tomba di Amedeo. O in Rue Feutrier. In quell'atelier che suo non è. O su un sedile della metro4, che in mezza giornata ha imparato a memoria. Tra le stradine di Montmartre, in tutto quel caos di gente diversa.

E poi, tornare a casa (casa), diventa strano. 
Perché casa (casa) sa che non è.

Ha ragione Lorenzo.
LA MIA CASA DOV' E'?

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