Gli erano entrate negli occhi, quelle immagini, come l'istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata.
Se le sarebbe portate dietro per sempre.
Perchè è cosi' che ti frega, la vita.
Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più.
E quella li' era la felicità.
Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore.
Alla deriva.
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