venerdì 28 maggio 2010

T.R.O.N.P #7bis










Gli erano entrate negli occhi, quelle immagini, come l'istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata.
Se le sarebbe portate dietro per sempre.
Perchè è cosi' che ti frega, la vita. 
Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. 
E quella li' era la felicità. 
Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi. 
E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. 

Alla deriva.

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