giovedì 3 giugno 2010

T.R.O.N.P #8: love/hate

mi piacciono i film. eppoi li odio.
mi rapiscono in un frammento di presente che non esiste.
in un amore che nella realtà non segue quelle regole; in quel coraggio sfrontato che nella vita è pavido, invece. nell'orgoglio che poi sfuma appena distogli l'attenzione dai fotogrammi.
[this....... is........ SPARTAAAAA!]

mi incazzo. poi. perché mi lascio coinvolgere da quelle emozioni sintetiche, da quella successione di fatti di plastica. e ingannata mi faccio scappare pure la lacrima, immedesimandomi. mettendoci le mie emozioni, in quei falsi fotogrammi.
perché poi, l'intensità delle mie emozioni si regola automaticamente e in base a quei filtri.
trasponendo sulla vita. che non è un 'The Notebook', un 'Romeo+Juliet' o un 'Viola di Mare'.

mi incazzo. per questo fottuto filtro che mi si è impiantato nel cervello e che fa contatto con lo stomaco, con l'occhio e con tutto il resto.

mi piace scattare foto. eppoi le odio.
perché dentro ci metto qualcosa di mio, per lo più sconosciuto a chi le guarda.
ma che mi si palesa ogni volta che me ne ritrovo una davanti.
perché mi disgusta il fatto che sia così personale.
mi ferisce.
e non posso farne a meno. e io non posso farci niente.
di farle, prima. e di farmi ferire, poi.

amo la musica. eppoi certe canzoni le odio.
perché le regalo.
e a volte sono regali sprecati. che chi li riceve non lo sa nemmeno quanto valgono. e a me invece, mi tagliano.
e così ci sono canzoni che non posso più ascoltare.
e il K545 di Mozart che non posso più suonare al piano.
poi certe altre che obbligatoriamente devo ascoltare, e che mi tagliano uguale.

mi piace scrivere. eppoi odio ogni parola che ho pensato.
che vado a rileggere con animo incosciente. e che mi spezza.
perché odio i miei pensieri. e il mio modo di ragionare.

basta così.

Nessun commento: