venerdì 16 gennaio 2009

che sono complicata come una telenovela portoricana. IO. [cerchiamo di recuperare il tempo perso? - cerchiamo di recuperare noi che ci siamo persi...]

premessa: troppa cioccolata fa.. [male] e [bene]

Mantenere il passo..
della vita, che corre con falcate da giaguaro, mentre noi poveri bipedi ci affanniamo a rincorrerla.
è dura.
e scendiamo a compromessi per distaccarla di quel mezzo metro.
che in fondo non ci fa sentire per niente vincenti.....
e perciò...

ho capito - almeno credo [mi ci è voluto un pochino].

che la vita è vero che corre ma nessuno ci obbliga a tenerle il passo.

Quella corsa disperata per raggiungerla mi era utile poiché sono costantemente spaventata dal presente e dal passato.
Spero
in un futuro diverso ma altrettanto veloce...
Cerco di combattere
- con una neonata consapevolezza -
i fantasmi che mi porto dietro da tanto tempo.
e il futuro lo vivo ogni giorno nel mio presente [che temo].

l'importante è rendersene conto.. mi dico.
che è la vita che corre dietro te e non tu dietro lei.

tutto questo a causa della bilancite acuta - come dice un mio amico:
quando mi prende (ossia quando faccio un bilancio della mia vita almeno ogni 45 minuti per un paio di settimane) cerco di vedere gli ultimi periodi passati come i pilastri di una casa...
e comincio a buttare giù ogni pilastro per ogni persona o situazione che non ha aggiunto niente a quello che già ero e che già avevo
e lascio o aggiungo tanti pilastri quante sono le persone che invece hanno fatto il contrario...

il risultato è che la casa rimane su...
rimane su perché ho la fortuna di possedere quei pilastri fermi che,
anche se sono pochi,
sono collocati al punto giusto.
e la maggior parte delle volte bastano da soli a mantenere su il tutto.

Tu sei uno dei miei pilastri principali...
anche se non sei tangibile.
anche se non ti conosco. mai ti ho conosciuto e forse, se anche gli altri pilastri dovessero cedere.. mai ti conoscerò.

nonostante tutto sei al piano terra.
e tutto quello che costruisco lo costruisco perché
perché non lo so. in fondo non sei materialmente presente. ma idealizzato.
però mi ispiri, proietti in me un' immagine
flebile. fumosa.
che lascia uscire con un rantolo la beata speranza dai miei polmoni
espirandola su quella foschia. per schiarirla.

e così
con il primo piano
il secondo piano
il terzo piano....
la casa va avanti
e tu con lei e la vita con te.

l'importante è rendersene conto..
rendersi conto che è la vita che corre dietro te e non tu dietro lei.

o no?

8 commenti:

mIsi@Mistriani ha detto...

no dico..intanto
[magari non ci vedi nulla..ma io leggendo il tuo incipit,ho sorriso ripensando a quello che ho scritto nello spazio che precede i commenti,sul blog..e cioè questo:
"..abbiamo già perso abbastanza tempo nella non-comunicazione,ed è uno spreco assurdo,non ti sembra?.."
da "Di noi tre" - Andrea De Carlo

.poi.
l'immagine è proprio quella.
è lei.
la casa.e i pilastri che cadono uno dopo l'altro.
qualcuno resta su.per fortuna.
quelli che restano su,sono quelli in punti strategici.e non si come,anche tutto il resto riesce a stare in equilibrio,seppure precario,lì sopra.
e anche l'altra immagine,è proprio quella.
il piano terra.
possiamo elevarci.e costruire piani.
molti cadono,anche,proprio quando sembrano finalmente pronti per andarci ad abitare.e passa la voglia[o la forza.a me]di costruire.
ma resta quel piano terra.
[che ci sia nella realtà.o che sia solo nella mente,resta]
ed è da lì,che si riparte]

e io ribadisco.
mi piacerebbe prendere un thè,con te.e parlare.e guardarti negli occhi.
[quelli che immagino,guardando l'immagine che c'è accanto alla scritta..MA.bE{NON SO FARE LA LINEA..:P}]
quegli occhi,CHE SONO SICURA,CONFERMEREBBERO.
che darebbero [forse] una colorata ai muri del pianterreno...
e magari,la stanza diventa accogliente,oltre che abitabile..
..

Federica ha detto...

pure io faccio di qesti bilanci molto spesso... ma siccome sono totalmente lunatica... il risultato cambia ogni 35 minuti :D

quello che resta sempre uguale tra un bilancio e l'altro è quello che è veramente fondamentale

Anonimo ha detto...

io invece i bilanci li evito come la peste. mi fanno perdere più di quanto già mi perda per conto mio. mi bastano uno a capodanno e uno per il compleanno che essendo vicini sono anche meno dolorosi

mIsi@Mistriani ha detto...

esattevolmente

che se quando vai,e quando vieni,resti delusa,insoddisfatta,e ti storpi,in quella che pretende,forse è meglio vagare..

..che forse vagando qualcuno riesce a sorprenderti,senza prima farti diventare quella che l'ha chiesto,o peggio,l'ha preteso....
e lì,lì,c'è la marcia in piu'.

[ma questo lo sai bene tu]

se poi gli occhi confermano quella sorpresa,e la quotidianità,non annulla quelle che erano solo una prima impressione...
lì,lì c'è davvero lei.l'essenza.che arriva al centro.

[e non muore mai]

Anonimo ha detto...

Ma che domande! Chiaramente SI!!!

Poi appena ho tempo (leggi: voglia) dò un giro di vite ai miei link e tag...

Anna Maria ha detto...

Anch' io ho la bilancite acuta... stiamo messe male...
un bacione

marian. ha detto...

'che la vita è vero che corre, ma nessuno ci obbliga ad andarle dietro'
questo hai detto. allora a che servono le bilance (o bilancie?...maledetta grammatica che t'amo così tanto, ma si sa che le cose che amiamo troppo le amiamo talvolta male)se tutto quello che c'è da pesare è in queste parole?
ciao mabe

Anonimo ha detto...
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