sabato 10 gennaio 2009

SCOSSA

Il tempo scorre come la terra sotto i piedi, invisibile
per la velocità; il paesaggio cambia e resta uguale.
dal finestrino ogni cosa
vicina lascia una scia confusa.
macchie di colore che
intuitivamente riconosco.
le cose
lontane mi appaiono nitide e scorrono lente.
lontane.
lente.
lontane.
Piano cambiano ma restano uguali.
[scenografia invernale.]


io e la mia molesk in viaggio.
mi distraggo di nuovo.
Il vetro amplifica un raggio

mi acceca.

chiudo gli occhi che immediatamente si inumidiscono.
bruciano.
nel buio delle palpebre c'è fissa una palla rossa.

tutum tutum

tutum tutum il treno sotto il mio sedile.
tutum tutum
i passi affrettati di chi cerca posto.
tutum tutum
i bagagli trascinati nel corridoio.
riapro lentamente
gli occhi:
il paesaggio cambia e non cambia.
scorre. ma resta là.
resta.
le siepi vicine
- frrrr -- frr -- frrrrrrrrr - macchie, confusione.
il sole è giallo

il sole è rosso
il sole acceca.
di nuovo me.
tutum tutum
il treno sotto il mio sedile.

tutum tutum la porta della cabina.
tutum tutum le mie palpebre si aprono davanti ai miei occhi. increduli.
tutum tutum le mie narici si allargano.

tutum tutum
il mio cuore
lo sente.

respiro.
guardo. deglutisco rumorosamente.

tutum tutum
il treno. [fortuna questo rumore]
tutum tutum
il suono del mondo che si ferma. mentre passa:
un ricciolo castano chiaro davanti l'occhio. ambra liquida.
oro su oro.
chiude gli occhi, si gira, li riapre e guarda nella cabina. libera.
tutum tutum.. il cuore o il treno. sotto i miei piedi?
si ferma. scosta distrattamente il ricciolo scuotendo la testa.
perfezione.
un sorrisino sghembo si apre sulle sue labbra.

perfezione.

il mio stomaco precipita nel vuoto.
nella cabina: io e una signora anziana. cappellino nero sulla bianca permanente.
occhi vispi e attenti.

coglie il mio terrore.

coglie il mio stupore.

mi lancia uno sguardo furbo.

sento il sangue sul viso scorrere veloce. e salire fino alle guance

mentre il vuoto diventa voragine nello stomaco.
lui entra e saluta garbatamente la signora che gli sorride.
[chi potrebbe farne a meno..]

mi giro e guardo fuori.


respira respira respira
ora butta fuori

piano lentamente...
ecco brava.
così.
tranquilla. è tutto okay.
tutto okay..
senti come profuma. viene dai riccioli vero?

sì.
e allora respira. assaggialo.
delizioso.
si ferma davanti a me. mi dà le spalle e carica il suo bagaglio sopra il sedile di fronte.
ora girati. girati!

gambe lunghe. forti e agili in pantaloni morbidi, color corteccia.
maglione panna. adorabile. caldo.
che scopre un fianco durante la tensione per riporre il bagaglio.

pelle candida. colorito invernale.
perfezione.

sveglia! lo stai fissando!
scansati!
ora si gira!
ehi! sveglia!
SVEGLIA!

rapide le mie mani tornano a scarabocchiare sulla molesk.
non farti sgamare.
spazza via quel rossore stupida! e sbircia..
forza!
cogli ogni particolare.
ogni suo dettaglio.

Dio si cela in un dettaglio...
ricordi?
ricordo.
brava così... le mani. scrivilo. raccontalo.
e i polsi? hai scritto?
tengo a mente, tengo tutto a mente.
scrivilo!
impossibile.
mento bocca orecchie naso profumo riccioli occhi
occhi
OCCHI.
occhi, sì. che leggono attenti. occhi che si perdono nel vuoto. occhi che immaginano.
occhi che mi guardano.

sguardo limpido e dorato.

occhi che mi guardano?

mi guardano??
SGAMATA! giù sulla molesk!
evitalo!
dannazione.
DANNAZIONE! stupida!
scrivi. fai finta di scrivere. non alzare lo sguardo. nemmeno per far finta di pensare.
ti sta osservando. curioso.
scrivi!
SCRIVO!

sorride sghembo, sotto i baffi.
mi piace quando sorride sghembo.. ora lo guardo.
no!
sì..
no! non cedere. respira. respiralo!
sì. cedo..
e lo guardo.
mi sorride.
gli sorrido.
è ambra liquida che mi fissa.
sono terra bruciata che lo fissa.
SFIDA? già persa. torno a scarabocchiare.
risatina sorda e sommessa da parte sua.

bella e selvaggia come un suono di tamburi lontano nella foresta.

L'ho visto, l'ho annusato e assaporato, l'ho udito.

ora voglio toccarlo.
l'unico modo per sapere davvero se non è frutto della mia immaginazione.

ma come? come faccio?
alzati e fai finta di inciampare.
no, stai scherzando? [che gaffe sarebbe]
lo sarebbe comunque.

No. unica soluzione, far cadere la matita dalle sue parti.
la lancio?

la vecchietta mi guarda e sorride..
le sorrido di rimando.
controllore.
biglietti.
la vecchietta impacciata apre il portafogli e riversa un mucchietto di spiccioli dalle nostre parti...
Mi precipito in avanti per aiutarla a raccogliere le monete, che girano per tutta la cabina.

Lo stesso fa lui. vecchietta arguta.
ci scontriamo piano. accucciati sotto i rispettivi sedili
"scusa.." mi dice, dopo avergli rifilato involontariamente una spallata. quasi mi abbraccia per arrestare lo scontro lieve. La voce piena e calda, un pò roca.
"no.. scusami tu. volev... fatto male?".
Dalla scollatura a V del suo maglione caldo dondola un ciondolo di osso legato da una corda di pelle. Lo noto e poi noto il suo collo perfetto e candido.
respiralo... respiralo!
lo respiro sì, respiro...

e lì, minuscola, sulla sua giugulare, una chiave di basso tatuata. mi incanto. perfezione.
"scusami. Tutto okay?"
lui ride. come poco prima.
una risata sommessa e calda, selvaggia ed equina. "Adesso? Tutto okay.."
e poi con voce più bassa e seria, guardandomi dritto negli occhi: "ma è DOPO che mi preoccupa: come sopravviverò?"

Colpita, dritto.. nell'anima.

Torno al mio posto repentinamente. occhi bassi.
due fermate dopo recupera la borsa tracolla e lascia la cabina rivolgendomi il suo sorriso.

scende dal treno. percorre un pezzo poi si gira:
il suo ricciolo davanti all'occhio; oro su oro.

guarda verso di me, ride ancora e va via.
Leggo la stazione.
Ne prendo nota insieme a data e ora sulla molesk.

Poi accendo il mio lettore mp3 e mi sparo Debussy
nei timpani
fino a
farmi male al cuore.

9 commenti:

*ChocolateLila* ha detto...

Fuochi accesi e desideri
Scarabocchi i miei pensieri e
Pungente ostinazione
Peso in fretta le mie mani
Guanti che non calzano mai
Come li avevo ieri
Ora fino a quando?
In equilibrio su una fune
Camminare a passi lenti
Ora arrivo in fondo
E non so cosa dire
E provo un po’ a tossire però
Mai silenzio,
Mai…
…Se c’è un fine ?
Prova un po’ a capire
Vivere e morire
Resterò qui sospeso
E tutto ciò che so
È schivare il vento
Che gli occhi della folla soffiano attendendo di vedere
L’ultimo spettacolo di un goffo giocoliere
Che sorride sempre, sorride sempre,sorride sempre...
Gli ultimi due passi e un salto!
Mai silenzio,
Mai…
L’equilibrista gioca con la gravità dei sogni che ha nell’anima
Fai volare in alto tutto e non temer di non saper riprenderlo
Prendi i tuoi misteri e lanciali tra mille torce, illumina...
Danzo sulla corda che mi tendi con i tuoi occhi elastici.
Mai silenzio,
Mai…

[L'equilibrista - Marta sui Tubi]

Volevo scriverla in un post, perchè in questi giorni (a parte il modo EVIDENTE in cui sto) mi sta accadendo qualcosa che questa canzone racchiude bene...
Poi vengo qui, leggo, ogni parola è un tuffo al cuore, un battito in testa, per ogni parola dico "uh", e in ogni parola ci trovo delle immagini bellissime e tumultuose e cosi SIMILI e perse.
E mi sono detta che forse questa canzone si adatta anche un pò a te.
In caduta libera [in cerca di uno schianto?]

__Grazie per il commento al mio ultimo post. Per la vicinanza. E per.

Buona giornata e un abbraccio RomanticoEstremo.

Ma|Be ha detto...

un mio commento ha rubato un tuo post.. come potrò mai MAI perdonarmi...

La canzone la conosco.. e "uh!" come al solito con te.. :D

Questo è il regalo di cui avevo bisogno. oggi. diverso da quei regali che accumulerò.
è il più significativo.
perché mi emozioni. in modo spaventoso e affascinante, e ne ho bisogno.

grazie grazie grazie.
della canzone.
della commozione.
di te.

è una fortuna averti incontrata.

quante possibilità avevo?

scrivi presto.

marina ha detto...

La chiave di basso sulla giugulare è semplicemente irresistibile!
splendida cronaca, marina

Anonimo ha detto...

Mio dio che meraviglia...

Cmq, grazie del commento dalle mie parti ^^

Non sapevo più dove beccarti, non ero a conoscenza di questo blog :P

mIsi@Mistriani ha detto...

..i treni..

Lorenzo ha detto...

i treni non si sono mai mossi da dove stanno. qualcuno muove lo sfondo dietro i finestrini.
cambiano il cartello con il nome della città.

mIsi@Mistriani ha detto...

grazie per il passaggio

[ma piu' che altro per il ti leggo,dal profondo del cuore]

Favoloso ha detto...

Cara Ma|Be, spero che l'influenza malefica sia passata! In ogni modo, per ringraziarti della tua ultima visita sul mio blog, ho creato un piccolo premio simbolico, vieni a ritirarlo quando vuoi!

mIsi@Mistriani ha detto...

vorrei tanto "riuscire" oltre a "potere".
[perchè una potenzialità,è solo potenzialità,senza terreno fertile.
ed è completamente inutile]

ma forse,se a te arriva..un terreno fertile,da qualche parte c'è..
un terreno che possa avere bisogno di me[che "posso"] c'è..

[?]

grazie,di cuore.
ma davvero,di cuore.